Home / Altro / Occupata Oberdan 16!

Occupata Oberdan 16!

Dopo l’occupazione di Beyoo e la marea che ha travolto la città con il corteo del 22 ottobre, entriamo in un nuovo stabile per colmarne il vuoto con le nostre istanze.

Ad ospitare la nostra rabbia, il nostro desiderio di Vita Bella, è un intero palazzo, in pieno centro cittadino, che vanta tre piani inutilizzati da decenni e di comproprietà tra l’università e un privato.

Uno scempio che un accogliente e luminoso spazio come Oberdan 16 sia abbandonato a se stesso, nel silenzio di una università che insiste nell’ignorare la crisi economica che ha colpito il corpo studentesco e il precariato tutto, costringendoci a rinunciare ad un tetto sopra la testa, a una vita di stenti e privazioni.

Con l’occupazione di Oberdan 16, diciamo basta all’indifferenza nei confronti delle nostre necessità, alla brutalità delle nostre condizioni e alle retoriche del sacrificio che ci propugnano.

Oggi, entriamo in questo stabile perché vogliamo una Vita Bella. E non ne usciremo finché UniBo non riconoscerà le sue responsabilità politiche sulle nostre vite e non si terrà un tavolo di trattativa pubblico sulle possibilità di adibire questo palazzo ad alloggi pubblici per studentɜ, in tamponamento dell’emergenza abitativa che affligge la città di Bologna.

Le chiavi dello stabile verranno riconsegnate all’università, qualora questa struttura divenga un progetto pubblico, invece dell’ennessimo oggetto di speculazione finanziaria.

Tuttavia, nella consapevolezza che non sarà un solo stabile a risolvere la questione abitativa, rispetto alla situazione generale pretendiamo che l’Università di Bologna cessi immediatamente la svendita di immobili pubblici, per dedicarsi ad una minuziosa sia mappatura degli immobili in sottoutilizzo, e che tutto l’inutilizzato venga destinato all’emergenza abitativa, anche attraverso forme di ri-uso temporaneo.

UniBo, inoltre, deve farsi garante degli affitti concordati, perché non siamo dispostɜ ad abbassare la testa dinanzi all’infantilizzazione cui le nostre esigenze sono costrette, tantomeno alle promesse vuote. Vuote, come gli spazi che rivendichiamo!

Leggi anche:

GlitcHousing: abita nei glitch del presente

Nasce Glitchousing Project, una piattaforma ibrida di immaginazione per un abitare nuovo e sociale; un …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi