Siamo un gruppo di nate non imparate e proprio per questo desideriamo costruire luoghi e momenti in cui sperimentare collettivamente, tramite la condivisione di idee, saperi e pratiche che ci facciano spiccare il volo insieme. Verso l’abbattimento del sistema neoliberale eteronormato. Gli specchi della storia hanno deformato l’immagine riflessa delle donne. I racconti raffiguranti streghe e sibille, curiose e ambiziose donne libere che hanno smosso le coscienze collettive dal basso, hanno da sempre spaventato l’uomo. Questo ne ha stravolto le figure trasformandole in pericolose e oscure personalità, lontane dalla naturalità delle cose, da emarginare ed eliminare. Costrette a vivere in clandestinità per proteggerci dallo stigma e dalle violenze sociali, abbiamo compreso cosa significhi mettersi in gioco e percorrere la via dell’autodeterminazione. Siamo tornate per strada e insieme vogliamo creare il momento giusto per rompere questi specchi, per decidere noi quale immagine vogliamo vedere riflessa.
Vogliamo mettere in comune le nostre esperienze e i nostri saperi, per guardarli attraverso una lente adeguata a seguire il ritmo di un sapere posizionato. Ci schieriamo con tutte le soggettività da sempre eretiche, anormali, colpite dagli organi repressivi in quanto espressione di un’alterità da controllare. Sono notizie quotidiane quelle delle violenze agite sui corpi di tutt_ coloro che non si ritrovano nei dettami binari che questa società impone ai nostri corpi e alle nostre menti.
E’ lampante che la violenza di genere sia un dato strutturale e per uscire dalla retorica dell’emergenza è necessario analizzare come il patriarcato e il sistema capitalistico vadano a braccetto: anticapitalismo è antisessismo, antisessismo è anticapitalismo.
Rievocare immagini dal passato però non basta, vogliamo di più, vogliamo proiettarci nel futuro attingendo alla cultura cyborg che ci esorta a superare ogni binarismo di genere. Dal presente, guardando al futuro, quello che ribadiamo non è una previsione ma una promessa. Quello che cerchiamo di fare insieme in questo nuovo spazio laboratoriale è di abbattere il patriarcato.
Un movimento globale ha ripreso forza negli ultimi anni, con determinazione la nostra rabbia infervora le piazze. Non abbiamo bisogno di “governi pink” ma di organizzarci collettivamente elaborando punti di vista e pratiche capaci di andare ad individuare i nemici e di nominare le problematiche che ogni giorno viviamo in prima persona. Dalla medicina alla biologia, dalla letteratura e alla storia riappropriamoci di saperi di parte capaci di cancellare gli stigmi.
Il laboratorio Cybilla si pone l’obiettivo di ragionare collettivamente sulle espressioni violente della cultura patriarcale che agisce in ogni contesto, a partire dai luoghi di formazione, in cui vengono proposti limitati immaginari a cui attenersi, per arrivare ai luoghi del lavoro salariato dove lo sfruttamento dei corpi si esplicita.
Crediamo che la forma laboratoriale ci permetta, attraverso la condivisione di idee, saperi, attraverso la proiezione di film, la presentazione di libri e soprattutto la sperimentazione collettiva, di spiccare il volo insieme. Solo tramite la messa in gioco dei corpi e delle menti si può ribaltare la situazione, per riappropiarci di ciò che ci è stato negato!