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My “sweet” quarantine #2

NdR. Questa testimonianza è stata raccolta prima che ci fossero alcuni sviluppi: non si conoscevano ancora le modalità di svolgimento degli esami scritti on-line; Er.Go non aveva ancora comunicato la proroga al 15/04 del limite di tempo per avere i crediti necessari a confermare la borsa di studio.

Studentessa fuorisede di 20 anni.

Sono a casa, qui tutto bene… qui, almeno, non ho il problema della connessione internet che avevo in studentato, dato che in studentato il Wi-Fi non è abbastanza potente per tutte quelle persone; quindi dal momento in cui hai la stanza lontana dal “router” il Wi-Fi non prende più o non bene.

Continuo ad avere problemi a reperire libri, perché non si trovano da nessuna parte o comunque devo comprarli nuovi e costano, anche perché io ora sono tornata a casa. Magari io posso anche permettermi di comprarli ma capisco anche che non è una situazione abbastanza “comune”, considerando che solo un libro di quelli che devo comprare costa 80euro. E chi è impegnato nella stesura della tesi? Cioè non puoi spendere soldi per un libro di cui poi magari ti serve solo una frase.

Quando sono arrivata a Bologna ho provato a cercare casa, nonostante avessi considerato comunque l’opzione dello studentato. Quando mi sono trovata davanti ad affitti con prezzi assurdi e altissimi, allora ho lasciato stare, perché comunque la facoltà che faccio da quest’anno è diventata a numero chiuso quindi non sapendo se sarei entrata o meno, ho preferito puntare sullo studentato. Tra l’altro io ho fatto il test a settembre e a settembre la casa a Bologna non la trovi.

Lo studentato l’ho preso con la borsa di studio Er.Go: praticamente quando tu fai la richiesta per la borsa di studio puoi anche richiedere lo studentato (pagandolo con parte della borsa). I moduli e la burocrazia per queste cose (borsa di studio, studentato ecc.) sono una follia, ci perdi la testa. Poi mi hanno comunicato che sarei stata allo studentato “Carducci” e ho accettato visto l’impossibilità di altre scelte.

Nello studentato dove sono io, sono tutte stanze doppie, una sorta di mezzi monolocali. Quelli del mio studentato sono tutti monolocali: entri e hai due scrivanie, i letti, il bagno e la cucina.  Abbiamo avuto problemi con acqua e acqua calda; spesso c’è il problema di qualche topo che gira. Pesa sicuramente il fatto di non poter invitare persone in quella che è a tutti gli effetti “casa tua” o comunque le persone devono lasciare documenti e possono venire solo dalle 8:00 a 00:00.

Molte persone se hanno la possibilità o l’occasione lo studentato lo lasciano dopo il primo anno, quasi nessuno decide di continuare dopo il primo anno. Il problema è che le case a Bologna costano.

Fare amicizia in studentato è facile, bene o male poi ti conosci con tutti, anche perché ospita gente di UniBo, Accademia delle Belle Arti e Conservatorio… quindi c’è parecchia gente. Noi alla fine abbiamo fatto una chat whatsapp in comune, ci aiutiamo, ci sentiamo ecc. almeno da quel punto di vista ci sta, ci conosciamo tutti. Il problema è tutto il resto.
La connessione internet è veramente un problema, io quando sono arrivata ho dovuto cambiare la promozione sul telefono aumentando i giga perché non riuscivo a connettermi, considerando che per prenotare esami, consultare testi, fare qualsiasi cosa serve internet.  Il problema di internet è aumentato poco tempo fa, da quando sono iniziate le lezioni online. Abbiamo fatto leva su questa cosa, e alla fine Er.Go ci ha dato delle schede per internet e ha anche chiamato il tecnico per sistemare un po’ la situazione.

Con la situazione Covid-19, io all’inizio ero convinta di rimanere, ne avevo parlato con i miei spiegandogli che vista la situazione era più “sicuro” che io restassi a Bologna, perché comunque sarei stata costretta ad affrontare un viaggio: io per tornare a casa devo prendere un treno e un pullman (cosa che così poi è stata), sarei stata inevitabilmente a contatto con altre persone, non avendo la certezza del treno vuoto…anzi! E mettendo così a rischio me e i miei cari.
Così ho continuato con le lezioni online e a leggermi giornalmente le comunicazioni dell’Unibo e di Er.Go, ad un certo punto arriva la “richiesta” di Er.Go dove “invitano tutti gli studenti a lasciare gli studentati”.

Prima di arrivare a quella mail dove hanno invitato tutti a lasciare gli studentati, loro hanno mandato altre email dove scrivevano delle misure di sicurezza che avrebbero adottato tra cui “vietate ospitalità notturne ma solo diurne” (e già questa è una follia perché si rischia di contrarre il virus in 10 minuti sia di notte che di giorno) e devi considerare che non tutti gli studentati hanno la portineria aperta 24h quindi questa cosa è fattibile solo con la portineria (il mio studentato Carducci quello delle matricole ha la portineria); continuando a mandare mail dove si invitavano gli studenti a “tenere le giuste precauzioni, lavare le mani ecc.”.
Dopo un po’ di giorni hanno messo anche il divieto delle visite… e poi è arrivata quella richiesta, o meglio, due mail: una con toni catastrofici e un’altra, subito dopo, più “razionale” dove di fatto si diceva agli studenti che c’era la possibilità di lasciare lo studentato (di fatto faceva leva sulla nostra volontà) per diminuire il “rischio contagio”. Anche perché nel mio studentato mantenere 1m di distanza è quasi impossibile.

Io ne ho parlato con i miei genitori di questa comunicazione di Er.Go, e così loro, preoccupati, mi hanno detto di rientrare, si sono convinti con quella comunicazione lì. Io non volevo lasciare lo studentato per timore, ho passato due settimane con l’angoscia perché comunque dovevo andare in stazione, prendere un treno e un pullman (ovviamente con tanta altra gente perché era inevitabile che ci fosse) e mi sono fatta 6 ore circa di viaggio.

La comunicazione di Er.Go chiedeva di portare via tutti i nostri averi. Io lo avrei anche fatto, il problema è che gli studentati quando ti viene assegnata la stanza, sono completamente vuoti… quindi gli utensili, pentole, coperte ecc. devi portare tutto tu per vivere. Quando ho deciso di andare via per Covid-19, io non ho portato tutto, ho portato via lo stretto necessario.
E’ assurdo, secondo loro, io avrei dovuto portare (in piena pandemia) tutto: coperte, pentole ecc. – la comunicazione non era chiara, quindi ho chiesto e mi è stato anche detto che una volta andata via non sarei potuta rientrare.

Altro disagio: quando l’università ha optato per la chiusura, molte persone tra cui io, eravamo convinti che la situazione sarebbe migliorata nel giro di 10 giorni e ovviamente in molti non si sono portati dietro libri, computer o altro… perché ovviamente se sei convinto che “finisce a breve” non porti tutto con te.                      
Soltanto dopo settimane Er.Go. ha dato la possibilità di spedire alcune cose tipo i libri, io non ne ho avuto bisogno perchè almeno quelli sono riuscita a portarmeli dietro. Non so effettivamente su chi gravino le spese di spedizione, immagino sugli studenti.

Per quanto riguarda la borsa di studio, io avevo chiesto qualche giorno fa, come si sarebbero comportati (scadenze per avere i CFU necessari a confermare la borsa) e alloggio, dato che lo studentato lo pago con i soldi della borsa di studio. Io pago, e quindi volevo sapere se mi avrebbero tolto questi soldi dalla borsa di studio anche se, effettivamente io non sto vivendo in studentato (e non ci sarò per un bel po’).                                                     
Loro mi hanno risposto che “avrebbero valutato” quindi non so…

Per quanto riguarda gli esami,io ne ho alcuni che comprendono una parte scritta, ma ad oggi mi pare che gli scritti non si possano fare o comunque ancora non ci sono soluzioni certe. Anche i prof non sanno nulla.  Il problema è che io devo sapere come e quando posso fare questo esame, devo sapere se è scritto o orale perché così lo preparo in modo diverso e anche perché non c’è solo il problema di andare fuoricorso, c’è anche il problema dei crediti: ho esami da 12 crediti e arriverei a 24 su 25 crediti che mi servono, quindi per avere un credito devo dare per forza un altro esame, altrimenti perdo la borsa di studio.

Da Er.Go usufruisco della borsa di studio e studentato. Poi basta.
Avevo fatto richiesta anche per la mensa però non ne ho usufruito con il tempo ho scoperto una serie di problemi e intolleranze non compatibili col servizio della mensa.

Ad oggi, comunque, sono molto più felice di essere tornata a casa.

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