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LE CASE CI SONO: AUTORGANIZZIAMOCI E ANDIAMO A PRENDERCELE!

CI VEDIAMO PER L’ “APERITIVO SENZA CASA” #2 IN VIA ZAMBONI, MARTEDÌ 27 SETTEMBRE H18.30

Sei appena arrivatə in città e non riesci nemmeno a fissare un colloquio per andare a vedere una casa? Tranquillə, non sei l’unicə!
L’università di Bologna ogni anno a settembre si prepara ad “accogliere” migliaia di studentə: ma la città, ainoi, è sempre meno vivibile in tutti i sensi, tra militarizzazione e disciplinamento, tra palazzinari e Airbnbers, tra sfruttamento e precariato, non riuscire a trovare una stanza o una casa è solo la punta dell’iceberg. Canoni a prezzi esorbitanti, case fatiscenti, aumento del costo della vita, rincorsa ai CFU per non perdere borsa di studio o l’alloggio: questa è la quotidianità di tantissimə studentə bolognesi, la cui vita molto spesso diventa un vero e proprio inferno fatto di stress, ansia, sensi di colpa, lavori sottopagati pur di riuscire a pagare affitto e bollette e continuare a vivere in questa città.

Il problema delle case per lə studentə a Bologna va ben oltre la ritualità di settembre e l’emergenza: viviamo in un contesto in cui ogni spazio di possibilità di vita diventa spazio di speculazione e arricchimento per pochi, in cui la rigenerazione di spazi abbandonati è diventata prerogativa istituzionale ma la decisionalità sull’utilizzo di quegli spazi non va a chi vive la città – lasciatə ad affrontare il dramma della ricerca come un problema individuale – ma a chi dalla città può estrarre profitto, il maggiore profitto possibile.

Dal nostro punto di vista, da chi ogni giorno attraversa le strade di questa città e della zona universitaria, da chi vive in case fatiscenti o lavora di giorno e studia di notte, da chi ha visto ritornare nelle proprie città d’origine tantə amichə e persone care che, dopo mesi di estenuante ricerca, non sono riuscitə a trovare una casa, sono vergognose le dichiarazioni di chi descrive come “retorica” la nostra sofferenza, anche perché in fondo è semplice commentare quando in tasca si hanno le chiavi di una “vita lussuosa”.
Noi non vogliamo lottare per una vita di stenti e rassegnazione, non vogliamo lottare per la “dignità”, l’abbastanza e la sopravvivenza: se una vita bella per qualcunə è possibile, allora lo deve essere per tuttə. Una vita in cui poterci permettere il “lusso” di desiderare.

Le misure adottate negli scorsi mesi, si sono confermate ridicole: 1000 euro per 600 studenti con un ISEE compreso tra i 24 e i 28 mila euro e poi la geniale, innovativa, illuminante iniziativa di dare un contributo di circa 1500 euro ai proprietari di casa in cambio di una rimodulazione del canone. Queste misure parlano chiaro: il problema delle case oggi viene affrontato esclusivamente dal punto di vista di chi le affitta, e non di chi le cerca a cui invece viene riservata qualche briciola che è più di circostanza che di reale utilità.

Queste misure sono l’ennesima dimostrazione del fatto che non possiamo delegare la possibilità di avere una vita bella, con meno ansia e stress, a nessuna amministrazione comunale o universitaria, che nella scacchiera di questa città si limita a fare il gioco del privato e del suo profitto.

A Bologna esistono più di duecento immobili abbandonati, la cui metà sono del pubblico demanio e già pronti ad essere svenduti a chi sa quale multinazionale che ne farà probabilmente studentati di lusso: autorganizziamoci insieme per andarcela a prendere una casa in cui vivere. Vogliamo una vita bella!

CI VEDIAMO IN ASSEMBLEA TUTTI I MARTEDÌ ALLE 15.30 IN VIA ZAMBONI 38!

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