LE MONDE EST A NOUS

Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

LE MONDE EST A NOUS

15 Giugno, 2022 @ 7:00 pm - 17 Giugno, 2022 @ 11:30 pm

Le monde est a nous” vuole essere quest’anno un grido feroce che si alza dalle scuole e dall’università, da noi giovani precariə che in un presente che ci inscatola rompiamo gli angusti confini da cui siamo strettə e rialziamo la testa sfidando il nostro presente. Le monde est a nous perché il futuro che ci propongono è una gabbia d’asfissia, ma un presente alla volta vogliamo prenderci lo spazio e il tempo per respirare a pieni polmoni secondo i nostri desideri. Le monde est a nous perché, sbalzandoci di emergenza in emergenza, chi ha in mano le chiavi del nostro mondo mastica e sputa le nostre vite, speculando sulle nostre esistenze, ma non siamo disposte a lasciargli campo libero. Le monde est a nous perché lo sognamo senza confini, senza guerre, senza sfruttamento e siamo disposte a mettere i nostri corpi – sfruttati, martoriati, esausti, desideranti, incapaci di accontentarsi – in gioco per costruirlo. Le monde est a nous perché noi lo vogliamo, lo vogliamo animato, lo vogliamo multiforme, plurale, un intreccio di vite che si srotolano oltre i confini, che si innervano nelle nostre metropoli, nelle nostre città. Il mondo che qui a Bologna ci viene scagliato addosso oggi è fatto di confini, è fatto di sorveglianza sui nostri comportamenti, è fatto di marginalizzazione delle nostre soggettività, di espulsione dal centro alla periferia: viviamo una città costruita secondo un modello che non lascia vuoti, che impone una socialità relegata al consumo e una vita relegata alla precarietà, è una città satura ma mai di ciò di cui abbiamo bisogno.
Quest’anno accademico, diviso tra l’emergenza pandemica e quella bellica, noi giovani precariə delle scuole, dell’università, dei lavoretti (più o meno) smart per arrancare fino alla fine del mese, ci siamo sentitə ripetere fino allo sfinimento come le nostre vite, i nostri desideri, il nostro presente non solo non fosse prioritario, ma nemmeno spettasse a noi. Siamo state private di spazi e tempi in cui stare insieme, esprimerci, formare un punto di vista critico: siamo state incastrate in una narrazione dominante, una bolla difficile da infrangere. In un presente di complessità e crisi che segna un cambio di passo difficile da ignorare ci troviamo schiacciate sotto una bandiera della pace che è un fardello fatto di armi ed investimenti nelle spese belliche. Come sempre, anche questa guerra tra imperialismi è pagata con i nostri morti; è sempre per mano degli interessi economici sovrani e di un mondo del lavoro che di fatto è mondo dello sfruttamento che abbiamo visto morire due nostri coetanei, compagni di scuola, Lorenzo e Giuseppe, uccisi dalla precarietà; è per mano di un sistema patriarcale e violento che troppe nostre sorellə subiscono – e a volte cadono – giorno dopo giorno. Ad ogni desiderio di alzare la testa riceviamo come risposta la chiusura di spazi, le sospensioni, le denunce, ogni nostro tentativo di espressione dal basso viene sorvegliato e poi represso, arginato.
Per questo motivo quest’anno, per tutto l’anno, metro dopo metro, minuto dopo minuto, abbiamo combattuto sul campo di battaglia della nostra città, della nostra zona universitaria, delle nostre scuole, per ritagliare noi quegli spazi di cui abbiamo una viscerale necessità, per riempire noi quel vuoto ma secondo i nostri bisogni e i nostri desideri. 
Le monde est a nous perché non siamo dispostə a cedere alla normalità che ci viene imposta, che morde le nostre caviglie per buttarci verso un “futuro” che non ci appartiene: abbiamo alzato il nostro grido di rabbia e di rifiuto verso questo presente, lo abbiamo fatto dalle occupazioni delle scuole, dalle occupazioni dell’università, lo abbiamo fatto da Bologna fino a Parigi e non ci fermeranno la repressione e le false promesse, il presente dei nostri desideri si costruisce dal basso.
È con il cuore gonfio di dolore che dedichiamo queste giornate a Valerio Evangelisti, compagno di sempre, che con le sue parole ha dipinto il rosso sol dell’avvenire, accompagnandoci nelle lotte di ieri e che sarà al nostro fianco, con tutto ciò che ci ha lasciato, anche in quelle di domani.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi