Viviamo in un mondo interamente emergenziale, in cui il passaggio da un presente storico all’altro non si muove più in termini di progressiva dissolvenza ma assume a tutti gli effetti le sembianze di un salto brusco. Un mondo radicalmente mutato e ancora fortemente condizionato dagli effetti della pandemia che dal 2019 si è imposta come spartiacque epocale. Un mondo colpito duramente dallo scoppio di quello che non può essere etichettato come un conflitto regionale, ma che si presenta a tutti gli effetti in quanto guerra globale, scontro tra imperialismi. Un mondo economicamente inaffrontabile, con costante e complessivo aumento del prezzo della vita, dai beni di prima necessità al rifornimento energetico.

Ecco il vorticoso groviglio di crisi che impatta quotidianamente la realtà a noi circostante mutandola, affamandola, impoverendola.

Proponiamo una discussione a partire da questa cornice, che possa analizzare quanto le nostre città diventino, ancora una volta, esplicito palcoscenico dei macro cambiamenti sistemici in atto.

•Lo studentato come ghetto urbano: Quanto la logica degli studentati isola il soggetto universitario rendendolo altro rispetto al tessuto urbano e costringendolo ad un regime di controllo e disciplinamento? Quanto questa dinamica si accentua se gli studentati sorgono esclusivamente nella più remota periferia?

•La precarietà come fattore di ghettizzazione sociale: Quanto la vita universitaria da giovani precarie costituisca di per sé un isolamento dettato dai ritmi degli esami e dai turni di lavoro necessari alla sopravvivenza? Quanto questo status insostenibile si radicalizza in un momento storico in cui la crisi energetica ed economica la si scarica addosso alle ultime?

•Valorizzazione del centro e “rigenerazione” delle periferie: In che modo, in un momento di grandi finanziamenti, si sta trasformando la vecchia battaglia dei movimenti sull’inutilizzo degli spazi? Quali nuove trame logistiche si stanno costruendo nella metropoli e come cambiano i rapporti tra centri e periferie?

•Ghetti-chic: Quanto quindi la marginalizzazione sociale si muove oggi su concetti di spazio molto più fluidi rispetto ad una rigida suddivisione urbana? Quanto può diventare periferico un centro tavolinizzato che non ci si può permettere pur vivendoci? Quanto resta periferico un quartiere in cui gli investimenti fatti non contribuiscono ad un miglioramento sociale delle condizioni di vita?

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A SEGUIRE
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CiCO & MAMA AFRIKA
– Live Show –

2 ore di concerto ad alta intensità tra ballate Reggae, Rumba, Ska, Folk e Rap con band completa di 4 elementi su un beat minimale.
Il concerto più che un semplice live è un viaggio, un ottimo incrocio tra culture, lingue, sound ed emozioni diverse, che interagiscono per la gioia del pubblico.
Un cross over affascinante che unisce tratti tipici di reggae, punk, rap, ska, samba, funk, rumba e rock, e il risultato è una miscela esplosiva, una locomotiva ritmica senza freni.

Alla musica si unisce un messaggio che invita alla pace, all’amore, all’integrazione e all’indipendenza energetica.
In un concerto di CiCO & MAMA AFRIKA la garanzia sta nel trovare sul palco dei musicisti di CUORE e non di tasche, dove trovano sempre lo spazio per sostenere la causa di chiunque si trovi in difficoltà
Festa Assicurata!
Cico è un’artista internazionale e poliglotta conosciuto sopratutto per le sue collaborazioni dal vivo e su disco con Manu Chao, Roy Paci & Aretuska, Negrita, 99 Posse, Africa Unite, Che Sudaka, Asian Dub Foundation e tanti altri.

Ha suonato in tre continenti diversi, coinvolgendo sempre ogni tipo di pubblico grazie al suo carisma, alla sua esperienza ed al suo modo speciale di cantare utilizzando svariati timbri vocali, alternando melodie evocative a metriche stilose in diverse lingue, trasmettendo una forte passione. Dotato di una presenza scenica molto potente, è un cantautore moderno il cui valore aggiunto è l’impegno sociale.
MAMA AFRIKA è il nome del suo progetto principale con cui ha scritto canzoni che sono inni alla libertà ed ha suonato in club e festival tra i più importanti in Inghilterra (Boomtown, Hootananny), Germania (Fusion),
Danimarca (Operaen Christiania), Belgio (Antitapas), Francia (LeBalRital), Italia (Bababoom), Spagna, Svizzera, Austria.