Anche quest’anno, nel secondo giorno del festival “Time Lapse”, la zona universitaria verrà riempita ed animata dalla Piazza Letteraria, un evento libero e gratuito che avrà corpo e forma grazie a tuttə coloro che vorranno riempire quella giornata, a sostegno degli spazi autogestiti dagli studenti e le studentesse. A questo momento prenderanno parte scrittorə, musicistə, artistə, teatranti, poetə, attorə, studenti e studentesse in performance, reading, installazioni ed esposizioni. Il luogo è Piazza Verdi, fulcro di dialetti e linguaggi che ogni giorno si intersecano e si accavallano.

In questo anno particolare, difficile per noi tuttə, sentiamo a maggior ragione la necessità di costruire questo festival, che vuole essere un momento capace di dare spazio e respiro a tante esperienze che la pandemia ha lasciato vagabonde, zittite, invisibili ai margini di tutta la sofferenza che ci ha travolto. Il mondo della cultura e dello spettacolo ha subìto una violenta battuta d’arresto, così come il mondo dell’università intesa come esperienza di vita a trecentosessanta gradi, capace di arricchirci e stimolarci oltre i meri crediti formativi. Questo giugno, nel pieno rispetto reciproco e con la massima attenzione all’autotutela collettiva, come studenti e studentesse dell’Università di Bologna abbiamo scelto di rispondere a questo bisogno di costruire, inventare, stare insieme e a questo desiderio di vivere lo spazio universitario in modo diverso, a nostra misura.

Il tutto, rivolgendo i nostri cuori alla memoria di Sante Notarnicola, poeta e bandito che questa pandemia ci ha strappato via, lasciando un vuoto incolmabile se non tramite la lettura delle sue opere. Vogliamo tenere acceso l’incontenibile fuoco della sua esistenza, dedicandogli quest’intera giornata di riappropriazione della letteratura, di poesia antagonista.

Per noi quindi questa Piazza Letteraria si distinguerà dalla sua storia ed evoluzione nel tempo, e sarà anche la nostra occasione di restituire alla zona universitaria la capacità di essere il fulcro di saperi altri, nuovi, di una cultura costruita dal basso e senza tornaconti, della possibilità di stare insieme, cospirare insieme, desiderare insieme.