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Obscene Talk – Agit Porn ep.3

“Per anni ho pensato di essere fissata col sesso e tutto ciò che potesse riguardarlo, ho supposto che – siccome mi piace(va) molto farlo e parlarne – fossi una ninfomane (termine che una volta veniva abusato e per fortuna oggi è in disuso). “

Ecco il podcast:

parte 1
parte 2

Per chi legge, segue la trascrizione:

  • La terza domanda, che riguarda la tua attività che stai portando avanti sui social: credi che la forza collettiva di pornini e pornine come ci chiami tu stia contribuendo a creare una cultura alternativa?

Io me lo auguro, sarebbe bellissimo se così fosse. Credo che il fatto di affrontare certi argomenti e affrontarli in un certo modo sia qualcosa di positivo. Ad esempio le risposte negative, aggressive: sono cose che succedono di rado o che non succedono affatto. Credo che sia per la questione della bolla ossia ciascun utente segue delle persone che gli interessano e viene seguito da altrettante persone a cui piace il lavoro che fa e va a costruirsi una sorta di eden virtuale dove tutti siamo molto contenti, si ogni tanto ci sono delle discrepanze delle cose che non condividiamo ma tutto sommato è bellissimo così. Quando provo a uscire, vado su delle pagine che non seguo, leggo, commento e intervengo su delle cose lì la bolla esplode anche in maniera piuttosto violenta e mi rendo conto in realtà di quanto il lavoro richieda veramente uno sforzo da parte di tutte e di tutti e quindi spero che quello che faccio io, che in realtà si tratta solo di condividere i miei punti di vista, i miei studi con le altre persone, venga preso dalle altre persone per elaborare altri punti di vista e riflessioni e per condividerle con sempre più persone non tanto per far cambiare idea agli altri. Se si cambia idea è perché si è fatto un percorso introspettivo, di riflessione, di analisi, di critica e di autocritica che ci ha portati a vedere le cose in maniera diversa ma riversare sugli altri totalmente in maniera aprioristica un concetto e dirgli “le cose stanno così” non è per niente costruttivo, perché se quella persona non ci crede poi in un modo o nell’altro verrà fuori che in quelle cose non ci crede quindi vivrà una vita conflittuale. Non porterà avanti quelle istanze perché non le ha fatte sue, perché non le condivide per tot motivi, non ci crede, ha dei dubbi che sono sacrosanti. La cosa che secondo me è utile fare e che nel mio piccolo con Agit Porn e la mia attività sui social e al di fuori di essi è quella di dare degli spunti di riflessione per poi in maniera del tutto autonoma andare a studiare e ad approfondire per poi portare questi temi nel proprio quotidiano. Possiamo in un qualche modo con il nostro agire e il linguaggio veicolare dei messaggi con le persone che ci stanno più vicine, prima fra tutte la nostra famiglia, per esempio.

All’inizio si farà sempre la figura del bastian contrario, come quelle che mettono sempre i puntini sulle “i” però secondo me bisogna essere inesorabili senza essere petulanti.

Quello che vorrei riuscire a fare io con Agit Porn e quindi con i pornini e le pornine è di mettermi sempre in una posizione di parità e di dialogo e quindi di dire “io non vi sto insegnando nulla, vi voglio dare un punto di vista, come la vedete?” Poi magari io su quel punto di vista sono molto quadrata e molto assertiva, molto ferma però è più un chiedere “come vi risuona questa cosa? È plausibile quello che sto dicendo?” E’ quello che ho cercato di fare negli ultimi giorni con delle riflessioni legate alla pornografia e al lavoro sessuale: ho fatto una riflessione a caldo, che mi sto portando dietro da tempo e ho chiesto “che cosa ne dite di questa cosa? Vi può servire?” Poi magari è utile, è una delle tante visioni però secondo me è importante anche perché i social sono il terreno fertile per le dicotomie: è bianco o nero, è giusto o sbagliato, è tutto estremizzato, non c’è spazio al dialogo anche quando dialoghiamo di sesso è un intervento molto narcisista, il nostro ego è sparato a mille e non rispondiamo alle istanze dell’altro, diciamo come la pensiamo punto come l’avremmo detto in ogni caso: gente che risponde senza leggere fino in fondo o gente che non legge affatto però ti risponde e dice la sua e invece il mio sforzo è quello di complicare le cose, il mio approccio è polemico e non perché voglio andare a rompere le scatole alla gente, polemica nel senso che il senso critico è l’unico che ci può salvare e quindi mettere in discussione noi stesse e il mondo che ci circonda. Secondo me è la strada migliore e la più faticosa, poi non è che deve essere applicato sempre e comunque ma tendenzialmente per me questo è l’approccio che mi aiuta ad andare contro i dogmi e di dogmi ce ne sono tantissimi anche negli ambiti che io seguo e che approvo.

Claudia Ska del blog Agit Porn  “Forse non ho ben chiaro chi sono, ma so cosa sia agit-porn: il luogo in cui mi mostro senza veli e senza filtri in senso metaforico e letterale, dove allo stesso modo cerco di narrare corpi e sessualità.

NdR:

  • Le trascrizioni dei tre episodi con Claudia Ska sono basate sulla prima registrazione, il podcast invece contiene una seconda registrazione dato che la qualità dell’audio della precedente non era sufficiente.
  • Intro e outro del podcast sono parti del brano “Little Girl” di Gnucci Banana.

Grazie per aver ascoltato, vi diamo appuntamento a Mercoledì con un nuovo episodio!

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