Natura: domande su generi e identità

Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

Natura: domande su generi e identità

7 Ottobre, 2021 @ 5:00 pm

In un mondo in cui il sapere dell’università è da una parte vincolato alla produzione e dall’altra uno dei più forti strumenti in mano al sistema in cui viviamo per la riproduzione di sé stesso, sentiamo la necessità di creare fratture nel suo funzionamento, di inserirci in questi ingranaggi così ben congegnati e bloccarli, di riappropriarci del sapere e dei saperi per animarli delle nostre pretese, dei nostri bisogni, dei desideri che ci muovono. Sentiamo la necessità di rubare dalle mani – normalizzanti, invisibilizzanti, predatorie – del capitalismo eteropatriarcale il potere della costruzione del sapere, e a partire dalle nostre strade, dalle nostre piazze, dalle nostre università immaginare insieme un sapere altro – e quindi un mondo altro – che risponda ai nostri desideri, che rappresenti i nostri corpi; che – nel gioco capitalista di creare un centro di dominio intorno al quale tutto il resto diventa margine – permetta a noi, schiacciatə, sfruttatə, periferichə, di riconquistare il nostro centro fino a distruggere questa dicotomia tossica.
Per questo, scegliamo il 7 ottobre di riprenderci gli spazi della zona universitaria, da anni al centro di una contesa lacerante: da una parte l’università e il comune, con i loro progetti – accelerati in pandemia – di abbellimento, “pulizia”, gentrificazione, la maschera di un processo volto alla normalizzazione di quella zona, militarizzata, resa vetrina per turisti, colonizzata dai dehors, dedicata al profitto; dall’altra noi, le soggettività ai margini, lə precariə, corpi in fiamme che vogliono l’esperienza, la vita, lo stare insieme.
Per questo invaderemo con il nostro desiderio Piazza Scaravilli, costruendo la possibilità di attraversare quello spazio nella condivisione – di tempo, di immaginazione, di saperi che nascono dal basso e ripartono da noi; per questo porteremo in quella piazza un momento di dibattito, le voci e la musica della nostra generazione senza tempo, l’espressione di quel margine cui non vogliamo più essere relegatə!
Ore 17:30 dibattito “Natura: domande su generi e identità” insieme a Filo Sottile, MIT – Movimento identità trans e Laboratorio Smaschieramenti
L’articolazione di un dibattito a partire dalla natura e dal naturale incontra innumerevoli difficoltà e complessità, per questo riteniamo importante ed interessante cercare di cogliere alcune delle tante sfaccettature, domandando e mettendoci in gioco in prima persona nel chiederci cosa per noi significhi natura.
A partire da quella concezione di natura-donna, per cui natura è femminile, fertilità, accoglienza, generosità, maternità, molto cara a tante correnti femministe, ci chiediamo quale sia l’applicabilità, nelle nostre lotte e nei nostri linguaggi, di questo paradigma. Il legame intrinseco tra la donna e la natura ci vincola ad un ruolo riproduttivo e ad una perimetrazione di ciò che femminile stesso significa. Da una parte questo sguardo esclude tutte le donne e le soggettività non riproduttive, non legate alla maternità e alla “potenza generativa”. Dall’altra genderizza i comportamenti, le attitudini, i desideri: li norma, li etichetta, li inserisce all’interno dei precisi vincoli della binarietà. Nella complessità sfaccettata di questo dibattito, come compagne transfemministe ambiamo a mettere al centro la domanda su cosa sia “natura”, cosa sia “naturale”, quanto a questa natura ci sentiamo legate, quanto questo naturale è un criterio di giudizio di merito sulle nostre vite. Da un naturale che è strumento e veicolo di affermazione dell’identità trans* al naturale come linea di demarcazione tra ciò che culturalmente è tollerato e tollerabile nella nostra società e ciò che non lo è. Da un naturale che afferma la complessività delle possibilità di scelta e di mondo, dove i generi sono e possono essere infiniti e l’unico criterio è l’autodeterminazione, ad un naturale che incatena e normalizza i comportamenti, imponendoci la “donna” come cis, etero, abile e soprattutto riproduttiva – ed infine oppressa, sfruttata come la natura stessa nel capitalismo eteropatriarcale. Anche se abbiamo sogni e idee di mondo, non abbiamo risposte definitive da dare – e forse nemmeno vogliamo trovarle – ma tante domande, cerchiamo lo scambio, il confronto, la proliferazione.
A seguire
Ore 19:30 Ellie Cottino e La Tre E Crew – live from Torino
Ore 20: 30 Performance teatrale di Filo Sottile “La punk spiegata alla nonna”
Filomena Filo Sottile
Discendente di persone siciliane, è nata e cresciuta in provincia di Torino nei tardi anni ‘70. Batte palchi e piazze da oltre due decenni nei panni della punkastorie. Ha pubblicato un romanzo, racconti, articoli su viandanze, piante, transfemminismo, questioni No Tav. Ha scritto per Giap!, Carmilla, Alpinismo Molotov.
Ore 21:30 Il Fulcro Live – “Il mondo che cambia”
Fulcro nasce a Roma nel 2018 come progetto collettivo che connette fin da subito varie discipline artistiche: dalla street art alla poesia, dal teatro alla musica.
Nel primo anno escono due mixtape in forma indipendente : “Fatto in casa Mistake” e “Via di casa Mistake”. A seguire vengono pubblicati degli opuscoli di poesie, realizzate delle opere di street art a Roma, Ravenna e Parigi e infine portato in scena il monologo originale “Scegli Me”.
Dalla collaborazione tra Dost e Leo Fulcro nasce un’attenzione maggiore alla musica.
Escono tre singoli tra il 2019 e il 2020 per poi arrivare alla lavorazione di un progetto più corposo: il “Salmoni EP”, realizzato con la collaborazione dei musicisti Giovanni Agosti e Giuseppe Romagnoli.
Dopo un anno di lavorazione, fra lockdown e zone rosse, il 28 Maggio del 2021 esce il primo album di Leo Fulcro, Il Mondo Che Cambia, anticipato dai singoli “Incubo” e “Tutto Bene”.
“E siamo noi il mondo che cambia, le comunità, le relazioni strette, gli amici di una vita e nuove conoscenze, responsabilità, prese di coscienza, solidarietà, non più il ricatto tra diritti e sicurezza; si va bene non puoi vivere una vita perfetta ma si potrebbe vivere molto meglio. Qua c’è il nulla che avanza e noi non molliamo niente; nelle domande di un bambino c’è dentro la soluzione, dal cielo si vede il mondo però mica la tua nazione. Qua ci lascio un polmone, uno spiraglio d’aria quando stai sotto pressione, frate non mollare, guarda fuori dal tuo ego e se si chiude una porta tu poi sfonda un portone. Non sono un supereroe, siamo solo persone, la libertà senza la rabbia è una pistola senza caricatore. Un sogno sai che non muore, vogliamo più soldi, più amore, rumore, resto qua a guardare l’alba…”
-Fulcro

Luogo

Piazza Scaravilli
Piazza Scaravilli
Bologna,
+ Google Maps

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi